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LIBRI E FILM DEL CUORE – LUGLIO

Un trasloco, due sdraiette, un tavolino … e l’arte di amare


Un mese di passaggi

(e zero ferie)


Luglio è stato un mese pieno. Zero ferie, ma tantissima intensità: tra sessioni di counseling, lavoro educativo, consulenze, scatoloni e una nuova casa, mi sono ritrovata con gli occhi gonfi per la mancanza di sonno e la schiena rotta a ricordarmi tutte le cicatrici che mi hanno resa viva. Ma quando sai dove stai andando, quando il cuore è allineato con il passo, anche la fatica si fa più gentile.


Il nostro rito nella casa vecchia


Abbiamo fatto il trasloco dei mobili prima ancora di trasferirci. La casa era rimasta vuota. Solo due sdraiette da giardino e un tavolino quadrato, spostati dal balcone al salotto, diventati per dieci sere il nostro luogo del cuore, dove mangiare qualcosa al volo e intanto raccontarci il futuro, ringraziare il passato, e sentire che anche ogni saluto, se vissuto insieme, può avere un sapore dolce. Seduti lì, abbiamo riso, parlato, sussurrato sogni, salutando quello spazio che ci aveva accolti. È stato un piccolo rito, improvvisato, faticoso ma carico di senso. Il nostro senso.


Un libro sull’amore sano: L’arte di amare – Erich Fromm


In mezzo al caos e alla fatica di luglio, c’è stato un libro che mi ha riportata a me: L’arte di amare di Erich Fromm. Non è un manuale, non è un romanzo. È un testo che ti insegna a guardare l’amore con occhi adulti. Non come qualcosa che arriva da fuori, ma come una competenza da allenare.

“L’amore non è un sentimento facile per nessuno. Richiede disciplina, concentrazione, pazienza, fede… e il superamento del proprio narcisismo.”

Fromm parla dell’amore come di un atto creativo. E questo, per me, è sempre stato verissimo. Anche nel counseling, anche nelle relazioni: amare davvero è trasformare, vedere oltre, non fermarsi a ciò che è ma intuire ciò che può diventare. Ed è proprio questa capacità – il pensiero creativo, laterale, la spinta a trasformare invece che restare immobili – che mi ha salvata più volte.


Fortunata: un film per donne forti che non si arrendono


Una sera, ancora nella casa vecchia, seduta sulla sdraietta da giardino improvvisata, Abbiamo rivisto Fortunata, film di Sergio Castellitto scritto da Margaret Mazzantini. È uno di quei film che mi entrano sotto pelle. Lo riguardo quando ho bisogno di ricordarmi che la forza non è perfezione, ma resistenza gentile, folle ma reale, sincera. Amo Margaret Mazzantini – è una delle mie scrittrici preferite – e Castellitto ha la capacità di trasformare le sue parole in immagini che ti commuovono senza pietà. Jasmine Trinca, poi, è semplicemente magnetica. Fortunata è una donna che ama con tutta sé stessa. Ama in modo viscerale, spesso sbagliato. Si carica di tutto, fatica a chiedere aiuto, si trascina dentro ferite che diventano corazze. Eppure non smette. Ama, sbaglia, cade, si rompe… ma non si svuota mai. È una forma d’amore disfunzionale, sì. Ma reale. Conosciuta. Umana. Quella che molte donne hanno vissuto almeno una volta nella vita. E anche lì, nella confusione e nella fatica, c’è una possibilità di trasformazione. La possibilità di imparare che l’amore sano non è sacrificio, ma scambio, reciprocità, costruzione a due mani. Che preservarsi e restare intere é un l’atto d’amore più potente. Per se stesse e per chi si ama.


Luglio è stato così


Faticoso, sì. Ma pieno di vita. Abbiamo salutato una casa e accolto una nuova soglia. Abbiamo riso insieme, tenuto stretti i sogni e i nostri amati gatti, spostato mobili e sentimenti. Abbiamo costruito, e sappiamo che continueremo a farlo, con passione, creatività e cura.


E tu?


Quali sono i film e i libri della tua vita? Quelli che ti hanno accompagnata nei momenti importanti? Che ti hanno trasformata, aiutata, consolata?

Scrivili nei commenti o raccontameli su Instagram. Perché se hanno fatto bene a te, potrebbero essere una medicina anche per qualcun altro.


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