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Fai tutto tu nella relazione? Forse non è (solo) amore


Ti prendi sempre carico di tutto nella coppia? Ti sembra amore, ma senti fatica e solitudine? Forse è un automatismo. E puoi iniziare a uscirne.


Ti succede di fare tutto tu?


Di essere sempre quella che organizza, che tiene insieme, che ricorda?

Quella che si prende cura anche quando è stanca, che anticipa i bisogni, che regge per due?


E ti dici che lo fai per amore.

Perché ci tieni. Perché “lui è fatto così”. Perché altrimenti… chi lo fa?


Forse sì, è amore.

Ma forse non è solo quello.


Potrebbe essere un automatismo


Quando ti ritrovi sempre nel ruolo di chi fa e tiene in piedi tutto, potresti aver imparato – molto tempo fa – che amare significa farsi carico.


Che se non ti rendi utile, potresti essere trascurata.

Che per essere amata, devi dimostrare di meritartelo.


Così dentro di te si attivano parti antiche, automatiche.

Come una voce che dice: “Muoviti, fai qualcosa. Altrimenti sparisci.”


Non è colpa tua.

È una forma di sopravvivenza.


E l’altro? Si ritira


Mentre tu ti attivi, ti occupi, ti prendi carico…

Lui forse si spegne.

Si adatta.

O si chiude, sentendosi messo da parte, come se ogni suo gesto fosse inutile.


E così, senza volerlo, si crea distanza.

Tu cerchi vicinanza facendo, lui si allontana non facendo.

E cresce quella sensazione assurda: sentirsi sole in due.


Le voci che parlano dentro


Spesso questo schema nasce da voci interiori molto forti.

Può essere la brava bambina, la salvatrice, la forte, la controllante.


“Ogni parte interiore ha una sua verità. Ma se lasci a lei il comando, perdi il contatto con l’interezza di chi sei.” (Hal & Sidra Stone – Voice Dialogue)

Sono aspetti di te che ti hanno protetta.

Ma ora rischiano di isolarti.

E di farti confondere l’amore con la prestazione affettiva.


Se lasciassi spazio?


E se ti fermassi, anche solo per un attimo?


Forse sentiresti ansia.

Forse emergerebbe la paura di essere inutile.

O di non essere amata.


Ma quello potrebbe essere il primo passo verso una relazione più libera, vera, paritaria.


L’amore ansioso: quando fai perché hai paura di perdere


Secondo la teoria dell’attaccamento, chi ha una base ansiosa tende a iperattivarsi.

Più teme l’abbandono, più fa.

Più sente distanza, più cerca di colmare il vuoto con presenza, attenzioni, parole.


“L’ansia nelle relazioni nasce quando il bisogno di vicinanza incontra l’incertezza.” (John Bowlby – Una base sicura)

Ma colmare da sola non basta.

Non puoi costruire un ponte se l’altro non è dall’altra parte.


Comincia da qui


Fermati. Respira.

E ascoltati con sincerità.


  • Lo stai facendo per scelta o per dovere?

  • Cosa temi accadrebbe se smettessi?

  • Che bisogno vorresti vedere accolto?



Non c’è una risposta giusta.

Ma c’è un modo nuovo di ascoltarti.


Counseling Bi


Nel mio lavoro di counseling individuale, questa dinamica emerge spesso.

A volte è sottile. Si nasconde in frasi come:


“Ma lo faccio perché mi viene naturale…”

“Non voglio dover chiedere…”

“Mi dà fastidio quando poi sbaglia, preferisco farlo io.”


Eppure sotto c’è un bisogno più grande:

quello di essere scelta, non solo utile.


Con il counseling ti accompagno lì.

A riconoscere i tuoi automatismi, a dare voce alle parti interiori che spingono, e a tornare a scegliere davvero come stare dentro le tue relazioni.

Con presenza, gentilezza, verità.


Ti rivedi in questa dinamica?


Con il counseling 1:1 puoi iniziare a riconoscere le voci interiori che ti guidano, esplorare i tuoi automatismi e riscoprire la libertà di scegliere.

La prima sessione individuale è gratuita, dura un’ora, e serve proprio per ascoltarti, conoscerci e capire insieme da dove iniziare.


Può svolgersi online o in presenza.

 oppure scrivimi: rispondo io, con calma e presenza.


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Ogni settimana, su Instagram, parlo di relazioni, identità, confini e rinascita.

Con parole vere, senza filtri, e uno sguardo che accoglie — anche quando fa male.






Prossimo articolo – Lunedì 19 agosto



Sembra amore quando non litighiamo mai. Ma cosa ci stiamo evitando?


Fonti e ispirazioni



  • Hal & Sidra Stone – Voice Dialogue. Il dialogo con le voci interiori

  • John Bowlby – Una base sicura

  • Harriet Lerner – The Dance of Intimacy

  • Esther Perel – Mating in Captivity

  • Daniel J. Siegel – Mindsight. La nuova scienza della trasformazione personale



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